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Chi dorme non piglia pesci: se non ti occupi della politica, la politica, o prima o poi si occuperà di te...

mercoledì 22 giugno 2011

Scandalo INVALSI: qual'è la peggiore Italia ministro?



Incredibili le notizie che partono dal ministero della pubblica istruzione: prima si vogliono far svolgere in terza media, a dei ragazzi di 13- 14 anni che non hanno mai fatto esami prima (ricordiamo la soppressione dell'esame di 5° elementare), cinque scritti... poi si spiega, in una circolare successiva che l'esame di francese non è obbligatorio. Ci sono state scuole in cui il calendario degli esami è stato fatto tre volte e si sono mandate a casa degli alunni notizie contraddittorie.

Di ieri l'ultima sciocchezza del dipartimento INVALSI del ministero, che si scusa se i file che ha mandato in tutta Italia (un programmino excell molto semplice), contiene degli errori... per intenderci: un ragazzo che svolge le prove in maniera sufficiente, dal programma ministeriale merita 4. Il Partito Democratico ritiene che 4 sia un voto sovrastimato per il ministro Gelmini che meriterebbe di andare a casa.

Questa è solo l'ultima delle incapacità di gestione del ministro che sta tergiversando nell'indicare ai precari le future strategie per l'immissione in ruolo.

Povera Italia... ma soprattutto poveri ragazzi, la migliore Italia, che sta vedendo sfumare il proprio futuro. Genitori di tutta la penisola, SVEGLIA, non possiamo più permetterci di perdere tempo con questi INCOMPETENTI.

Di seguito riportiamo i voti universitari conseguiti dal nostro segretario Pierluigi Bersani. Dispiace dire che il ministro Gelmini non abbia più risposto al nostro segretario...

2 commenti:

Partito Democratico Chiampo ha detto...

http://www.democraticidavvero.it/adon.pl?act=doc&doc=10737

Partito Democratico Chiampo ha detto...

PROPOSTE PER LA RATIFICA

Il metodo di valutazione INVALSI, anche se affianca le consuete prove finora proposte, sta gradatamente mandando in soffitta tutta una filosofia pedagogica, frutto di decenni di ricerca e studio in Italia e nel mondo, approntata da autorevoli pedagogisti che si sono occupati di valutazione.
Le prove assegnate dall’INVALSI si collocano fuori dal processo formativo e quindi dal curricolo, costituito da quattro pilastri: metodi, obiettivi, contenuti e valutazione che interagiscono tra di loro. E’ evidente che questo sistema di valutazione non può avere la pretesa di valutare il processo formativo, di maturazione degli alunni e neppure il grado di acquisizione delle conoscenze, perché sporadico e svincolato dalla realtà.

La valutazione, invece, dovrebbe giocare un ruolo preponderante, poiché non si pone solo il problema di accertamento delle abilità, ma assume una funzione di controllo di tutto il sistema formativo agendo da feedback nei confronti del curricolo, in relazione ai problemi e alle richieste dei fruitori.
Adottare i tests dell’ INVALSI per rapportarsi con gli altri paesi appare quindi irrilevante, anche perché nei paesi OCSE si usa un test di natura diversa (PISA) eseguito, fra l’altro, una sola volta a 15 anni d’età, a sviluppo cognitivo completo
La prova INVALSI dell’esame di licenza media di quest’anno, poi, oltre ad aver creato un caos incredibile nelle scuole, a causa di grossolani errori nella maschera che doveva tradurre il punteggio in voto, (causando panico e notevoli perdite di tempo...), è stata tarata per attribuire voti eccessivamente alti (l’anno scorso è capitato esattamente il contrario) ed ingiustificati (come l’anno scorso appunto) in relazione al grado di preparazione dei ragazzi. Non si capisce come mai si vari in modo così significativo, da un anno all’altro, il range di misurazione. La prova non dovrebbe essere oggettiva per raggiungere le finalità che si prefigge l’INVALSI? Come è possibile usare il test come parametro di riferimento da un anno all’altro se varia in modo così palese il metro di valutazione?
Questa situazione, oltre ad ingannare l’utente, impedendo a questo di autovalutarsi, ha messo in grosse difficoltà le commissioni d’esame per tentare di ristabilire un po’ di equilibrio nei giudizi.
Tutto ciò premesso, riteniamo che la prova INVALSI rappresenti ormai un elemento di confusione e disturbo che mette a disagio fruitori e docenti. Chiediamo pertanto di sospendere la somministrazione dei tests di questo tipo, che fra l’altro fanno anche media per l’attribuzione del giudizio finale . Chiediamo infine di informarsi di come si stanno muovendo a riguardo gli altri paesi europei: vi risulta che la Finlandia stia eseguendo una verifica interna poiché in anni di somministrazione di tests di questo tipo, hanno registrato un abbassamento nel grado di apprendimento della loro popolazione studentesca: studenti e docenti hanno spostato la loro attenzione verso questo tipo di verifica, sacrificando tempo prezioso per la didattica? Per conseguire un diploma di licenza media possiamo attenderci un modus operandi simile a quello che gli studenti adottano per conseguire la patente di guida?

La squadra

La squadra