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Chi dorme non piglia pesci: se non ti occupi della politica, la politica, o prima o poi si occuperà di te...

giovedì 6 settembre 2012

Spread: "Con Berlusconi sarebbe andatoa 1200".

Pubblichiamo di seguito la cronistoria di quanto accaduto in questi anni di malgoverno... ricordiamo che col vecchio ministro della Repubblica, il bellunese Tommaso Padoa-Schioppa, avevamo uno spread a 67.
Buona lettura.

ROMA - All'inizio furono i mutui subprime, poi Lehman Brothers quindi alla fine del 2009 la crisi di Dubai World e in contemporanea quella della Grecia, che si è trascinata per buona parte del 2010, poi i crac di Irlanda e Portogallo, la richiesta di aiuti per le banche da parte della Spagna e la minaccia all'Italia. Ecco una cronologia dei principali avvenimenti che hanno segnato le fasi più profonde della crisi in questi 5 anni:

--------------------------------------------------------- 2007 ---------------------------------------------------------------- - 9 AGOSTO: anche se le prime avvisaglie si fanno risalire al mese precedente, con il taglio del rating di bond garantiti da subprime per 5 miliardi di dollari, è in questa data che la Bce rompe gli indugi con un'iniezione di liquidità per 95 miliardi di euro. La Fed attende un solo giorno per immettere sul mercato altri 38 miliardi di dollari. Ma, secondo la Banca dei Regolamenti internazionali, in quel mese sono ritirati dai mercati circa 1.200 miliardi di dollari. - 14 SETTEMBRE: l'inglese Northern Rock annuncia problemi di liquidità e scatena una corsa agli sportelli che rischia di mettere in ginocchio il sistema bancario britannico. - 18 SETTEMBRE: la Fed avvia la sua serie di tagli dei tassi di interesse, ma ormai la bolla è scoppiata e gli interventi si perdono nel vuoto. Cadono le prime teste nelle principali banche d'affari.

-------------------------------------------------------- 2008 ---------------------------------------------------------------- - 15 GENNAIO: Citigroup annuncia ulteriori svalutazioni per 18 miliardi di dollari. - 16 MARZO: Jp Morgan rileva Bear Stearns, con il patrocinio del Governo statunitense. - 13 LUGLIO: Per salvare dal fallimento le due agenzie di credito ipotecario Fannie Mae e Freddie Mac, il governo Usa vara un piano da 200 miliardi di dollari. Finiranno in amministrazione controllata a settembre. - 15 SETTEMBRE: Lehman Brothers chiede l'amministrazione controllata. E' il più grande fallimento della storia, con debiti per 613 miliardi di dollari e il marchio finisce in vendita su eBay. - 19 SETTEMBRE: emergono i primi dettagli del piano Usa da 700 miliardi di dollari di fondi Tarp (Troubled Asset Relief Program). L'approvazione arriverà il 3 ottobre, ma nel frattempo il totale sale fino a 850 miliardi di dollari. - 25 SETTEMBRE: parte la stagione delle nazionalizzazioni. In Usa, finiscono sotto l'ala del Governo Washington Mutual, Bradford & Bingley e Wachovia, mentre Citigroup e Bank of America potranno godere del sostegno della Casa Bianca. Fortis viene divisa fra tre governi europei mentre Hypo Real Estate ottiene fondi con l'assistenza del governo tedesco. - 25 NOVEMBRE: la Fed vara un piano da 200 miliardi di dollari per erogare prestiti a fronte di cartolarizzazioni; altri 500 miliardi serviranno all'acquisto di obbligazioni emessi dalle agenzie federali.

------------------------------------------------------- 2009 ---------------------------------------------------------------- - 10 FEBBRAIO: Le autorità Usa presentano un nuovo piano di sostegno al settore finanziario (Ppip, Public-Private Investment Program), con cui si punta ad acquistare 'titoli tossici' per 1.000 miliardi di dollari. - 5 MARZO: la Bank of England vara un piano da 100 miliardi di dollari per l'acquisto di attività dal settore privato. - 2 APRILE: dal G20 di Londra emerge la volontà di iniziative comuni dei governi per rilanciare la fiducia e la crescita. - 7 MAGGIO: pubblicati in Usa i risultati degli stress-test avviati sul sistema bancario; 10 banche sono sotto patrimonializzate per complessivi 75 miliardi di dollari. Servono nuovi aumenti di capitale. - 25 NOVEMBRE: La crisi colpisce l'emirato del Dubai pressato dai debiti. La società statale Dubai World è alle prese con 59 miliardi di dollari di passività e chiede ai creditori una moratoria sul debito. - 14 DICEMBRE: La crisi del debito greco si fa pressante. Il premier Giorgio Papandreou annuncia un piano che prevede riforme fiscali, la lotta agli evasori, un congelamento dei salari medio-alti e un blocco parziale delle assunzioni.

------------------------------------------------------ 2010 ---------------------------------------------------------------- - 15 GENNAIO: La Grecia trasmette alla Commissione europea a Bruxelles il 'piano di stabilita'' triennale che prevede di ridurre il deficit dal 12,7% al 2,8% del Pil entro il 2012. - 3 FEBBRAIO: Dalla Commissione europea arriva il via libera al piano anticrisi messo a punto dalla Grecia. - 3 MARZO: La Grecia mette in capo misure fiscali aggiuntive contro la crisi. Il piano prevede tagli al deficit fino a 4,8 miliardi di euro. - 7 MAGGIO: Vertice straordinario dell'Eurogruppo a Bruxelles per far fronte alla crisi che colpisce la Grecia e mette a rischio l'euro. Ok al fondo da 110 miliardi di euro. - 21 LUGLIO: Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, promulga la riforma finanziaria. - 23 LUGLIO: Pubblicati i risultati degli stress test condotti sulle principali 91 banche europee: solo 7 non superano le prove di resistenza. - 5 AGOSTO: Per la Commissione europea, Bce e Fmi, la Grecia ha applicato "con forza" il programma di risanamento economico e avviato "importanti riforme", ma restano ancora da affrontare "importanti sfide e rischi". - 21 NOVEMBRE: Sotto il peso dei crac bancari e della bolla finanziaria cade l'Irlanda. Dublino chiede l'intervento della Ue, del Fmi e prestiti bilaterali con i paesi non euro.

-------------------------------------------------------- 2011 ---------------------------------------------------------------- - 6 APRILE: dopo aver presentato le dimissioni il primo ministro portoghese Socrates, che ha incontrato il blocco dell'opposizione sul piano di risanamento, chiede l'intervento dell'Ue. - 3 MAGGIO: Lisbona raggiunge un accordo con Unione europea, Bce e Fmi per un piano di aiuti di 78 miliardi. - 8 LUGLIO: si riaccende la speculazione sull'euro, dopo la Spagna, da alcuni mesi sotto pressione, l'attacco arriva diretto sui Btp italiani. Non bastano le rassicurazioni di Bankitalia sulla solidità del sistema e l'apprezzamento della manovra da oltre 47 miliardi approvata dal governo il 30 giugno per rassicurare i mercati. - 10 LUGLIO: la Consob si riunisce per valutare la situazione dei mercati e decide una stretta sulle vendite allo scoperto, viene smentita una riunione d'emergenza dell'Ue sull'Italia. Si discute però di un secondo piano di aiuti alla Grecia dopo quello approvato nel 2010 per evitare un sempre imminente default di Atene. - 11 LUGLIO: i mercati continuano l'attacco. Lo spread Btp-Bund vola a 290 punti, quello Bonos-Bund a 337 punti. - 15 LUGLIO: con una velocità senza precedenti e grazie al contributo dell'opposizione viene approvata dal parlamento italianp la manovra. - 18 LUGLIO: speculazione scatenata: differenziale Btp-Bund arriva a 337 punti, il rendimento sale al 6%. - 29 LUGLIO: per combattere la speculazione il premier spagnolo Zapatero anticipa al 20 novembre le elezioni politiche programmate per la primavera del 2012. Spread Italia e Spagna sul Bund sopra il 3,3 ed il 3,5 per cento rispettivamente. - 2 AGOSTO: dopo mesi di polemiche e contrasti gli Stati Uniti raggiungono in extremis un accordo che eleva il tetto del debito pubblico evitando il default americano ma vincolando l'amministrazione democratica (che non ha la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti dopo le elezioni di midterm) a tagli alla spesa. E' un accordo da molti definito al ribasso. - 5 AGOSTO: il governo italiano annuncia l'anticipo del pareggio di bilancio al 2013 rispetto al previsto 2014 inserito nella manovra correttiva e la costituzionalizzazione del vincolo di bilancio, riforme del lavoro e liberalizzazioni. Il programma é frutto di un serrato confronto con la Bce, la Germania, la Francia e gli Usa. - 6 AGOSTO: S&P taglia il rating agli Stati Uniti, salta la tripla A. - 7 AGOSTO: dopo la valutazione dei piani di rientro e aggiustamento dei conti pubblici di Italia e Spagna la Bce decide di intervenire sul mercato dei titoli di stato acquistando Bonos e Btp per calmierare i mercati. - 8 AGOSTO: nonostante la mossa di Trichet di acquistare i bond di Eurolandia pesa la bocciatura del bilancio Usa. E' un tracollo per le borse mondiali. - 3-4 NOVEMBRE: "Non abbiamo messo l'Italia nell'angolo", dice il presidente europeo Van Rompuy ma in realtà è proprio così. Tra smentite e precisazioni le famose risatine della coppia Merkel-Sarkozy rivolte a Berlusconi portano l'Italia sotto sorveglianza: il G20 accoglie con favore "la decisione italiana di invitare l'Fmi a portare avanti una verifica pubblica dell'attuazione delle sue politiche su basi trimestrali" recita il comunicato finale, concedendo a Roma solo l'onore delle armi, indicando che ha agito di sua iniziativa. La settimana successiva è un inferno per il mercato obbligazionario italiano: dieci giorni che sconvolgono il paese, la sua economia, la sua politica. - 7 NOVEMBRE: lo spread Btp-Bund vola a 480 punti, la Spagna è ormai da qualche tempo superata nel rischio sui mercati. L'8 novembre la stessa Commissione Ue definisce il differenziale italiano con la Germania "drammatico". Berlusconi annuncia che dopo il varo della legge di stabilità si dimetterà ma i mercati ancora non invertono la rotta. - 9 NOVEMBRE: lo spread sfonda quota 500 punti, in pochi minuti si impenna fino al record storico di 574 e il tasso di rendimento vola superando il tetto del 7% (fino al 7,47% sui Btp decennali) su tutte le scadenze dei titoli, la curva dei rendimenti sta per invertirsi con un rischio più elevato sui bond a breve. Sono ore drammatiche, lo spread ripiega a 552 solo dopo che il presidente Napolitano, con una nota afferma che "non esiste alcuna incertezza sulla scelta del Presidente del Consiglio di rassegnare le dimissioni". Poco dopo le 19 il Capo dello Stato nomina Mario Monti senatore a vita e manda un segnale inequivocabile e forte: a lui sarà affidato il difficile compito di cercare di salvare il paese. - 12 NOVEMBRE: Berlusconi di dimette - 16 NOVEMBRE: Monti forma il governo tecnico che due giorni dopo ottiene una fiducia plebiscitaria: 556 sì e solo 61 no. - 4 DICEMBRE: si vara la riforma delle pensioni e il decreto Salva Italia durante la cui presentazione il ministro Fornero piange in riferimento al sacrificio per i pensionati meno abbienti.

--------------------------------------------------------- 2012 --------------------------------------------------------------- - 2 MARZO: L'Italia sorpassa la Spagna: lo spread del Btp-Bund scende sotto i 310 punti ed è inferiore a quello dei Bonos come non accadeva da agosto. - 8 MARZO la svolta nella crisi europea con la ristrutturazione del debito greco verso i privati, la prima in Eurozona, porta lo spread Btp sotto i 300 punti per la prima volta da sei mesi. Poi però le cose tornano a complicarsi. In aprile le elezioni in Grecia portano alla vittoria i partiti contrari all'accordo con la troika Fmi-Bce-Ue, in Francia si profila la vittoria del socialista Francois Hollande meno accondiscendente sulla politica di rigore della Merkel. In Spagna la bolla immobiliare scoppia e diventa sempre più ingestibile, le banche iberiche soffrono, ma sopratutto la disoccupazione e la recessione frenano le prospettive dell'Europa, il risanamento dei conti non basta e la pressione fiscale sale, il calo del pil continuo pone l'Italia in una posizione molto fragile. Si inizia a parlare di un piano di salvataggio europeo delle banche spagnole attraverso il fondo salvastati. Lo stesso copione di smentite e indiscrezioni poi Madrid cede. - 10 GIUGNO dopo il pressing dell'Ue e della Casa Bianca che teme il contagio di ritorno della crisi dopo averla generata Madrid chiede aiuto per gli istituti di credito, l'Europa è pronta con 110 miliardi. Sembra il momento di tirare il fiato e invece no. La tempesta perfetta che ha appena travolto la Spagna ora punta di nuovo sull'Italia che torna in prima linea perché la debolezza della sua economia e l'incertezza dell'Europa nel dare risposte riportano Roma sotto attacco: ad un anno esatto dall'inizio della crisi italiana, iniziata il 17 giugno con la nota di Moody's che mette sotto osservazione il rating dell'Italia, lo spread Btp-Bund torna a 490 punti per poi scendere di poco. - 29 GIUGNO: dopo una due giorni nervosa, con minaccia di veti e con un fronte italo-spagnolo appoggiato dalla Francia si vara un meccanismo di raffreddamento dei mercati e la nascita di uno scudo antispread voluto da Roma. Madrid sembra ottenere condizioni non impegnative sulle politiche di bilancio per il salvataggio delle banche e Monti appare come il trionfatore del Vertice Ue. Subito dopo però i falchi dell'Europa (Olanda, Finlandia e Germania) bloccano i risultati ottenuti dal summit chiedendo un'attuazione più rigorosa dell'accordo raggiunto e la speculazione torna prepotente. - 20 LUGLIO: gli spread italiani si riportano sopra 500 punti quelli spagnoli sfondano quota 600 - 26 LUGLIO: L'euro è irreversibile e la BCE è pronta a fare tutto il necessario per salvare la moneta unica. Con queste prole Mario Draghi arresta la discesa agli inferi dei mercati e sembra ridare fiducia. Le attese per una risposta efficace dell'Eurotower già da agosto montano, troppo. Tanto che le borse, dopo il consiglio del 2, precipitano di nuovo e gli spread salgono perché non vengono annunciate decisioni ma solo linee guida. - 3 AGOSTO. I mercati, delusi dopo le prime battute, in realtà sembrano analizzare meglio le parole di Draghi e la sua promessa di operare con misure non standard per riportare la calma sui mercati. E' un exploit delle borse e un calo degli spread. Ma è chiaro che il nervosismo sui mercati è dovuto alla mancanza di risposte di lungo periodo in difesa dell'Eurozona. Tutto è rimandato a settembre, quando la suprema corte tedesca deciderà sull'ammissibilità dell'Esm e darà una indicazione precisa sul destino della moneta europea.

La squadra

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