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Chi dorme non piglia pesci: se non ti occupi della politica, la politica, o prima o poi si occuperà di te...

martedì 19 agosto 2008

Dallo sport lezioni di meritocrazia?

Roberto Cammarelle, oro olimpico Supermassimi

Federica Pellegrini, oro olimpico ai 200 metri Stile Libero


Scandalosa la performance della FIGC che premia la prova dei nostri atleti calciatori alle olimpiadi di Pechino con un ritorno in business class! In linea, tuttavia, con i premi ai massimi dirigenti di aziende statali e parastatali tipo Alitalia...Ah già Alitalia... chi se la sente di commentare?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Calciatori in business, fiorettiste in economy: caso di un mattino, pagato Figc

(http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_736544311.html)

PECHINO - Dura lo spazio di un mattino il caso olimpico del volo privilegiato dei calciatori azzurri di ritorno dai Giochi. Qualche schermitrice (in economy di ordinanza) si lamenta, il Coni precisa subito che la classe di volo e' la stessa per tutti, e a fine giornata Valentina Vezzali chiarisce: se la differenza del biglietto lo paga la Federcalcio, nessun problema, figurarsi se il problema lo posso sollevare io che ho un marito calciatore. Dura poco la polemica.

Anche perche' a smorzarla sono proprio loro, gli atleti degli altri sport che, seppur medagliati, hanno viaggiato in economy come disposto dal Coni. Non si stupisce piu' di tanto Federica Pellegrini: anche lei ha viaggiato in economy e non ha fatto una piega. La nuotatrice veneta, campionessa olimpica dei 200 stile e primatista del mondo, al suo arrivo in Italia non alimenta la polemica.

''Non c'e' da stupirsi che i calciatori viaggino in business e noi in economy - dice - e' normale''. E il suo allenatore e ct dell'Italnuoto Alberto Castagnetti, aggiunge che ''e' normale ed e' giusto che sia cosi', i calciatori sono piu' importanti e muovono interessi economici decisamente maggiori''. Per Giovanni Pellielo, medaglia d'argento nel tiro a volo, quella dei viaggi in business o in economy ''e' una polemica che mi lascia assolutamente indifferente - dice - Noi e i nostri sport poveri siamo e dobbiamo continuare ad essere la testimonianza piu' bella di sport. Con il nostro silenzio dovremmo lasciare giudicare agli altri se ci siano ingiustizie e favoritismi''.

Nel decimo giorno di gare - il primo giorno senza medaglie al collo per gli azzurri dall'inizio, il 9 agosto - ineluttabile riesplode la polemica antica, calciatori-resto del mondo. Non essendoci stata la scintilla a Pechino, visto che l'Olimpica di Casiraghi ha accettato senza mugugni il soggiorno al Villaggio, l'attrito si e' scatenato a distanza. Ma se i calciatori hanno viaggiato in business, non sono stati certo i soli. Perche' il Coni garantisce a tutti il viaggio in economy, poi, se le Federazioni o i singoli atleti vogliono, possono pagare e integrare il biglietto per la classe piu' confortevole. Giovinco e compagni, per i quali e' stata la Federcalcio a garantire il supplemento, non sono infatti gli unici ad aver volato da vip: per loro c'e' l'esigenza di riprendere subito la preparazione - sottolinea la Federcalcio - e di qui la scelta di provvedere al cambio di classe.

''Noi siamo obbligati a restituire i giocatori professionisti ai loro club: tutti sono impegnati dalla fine di agosto, ovvero tra pochissimi giorni, nella stagione agonistica che sta per cominciare e che sara' lunghissima'', ha detto Gabriele Gravina, capo delegazione dell'Olimpica ai giochi di Pechino. Come i calciatori hanno fatto tutti quelli che dopo le Olimpiadi sono attesi dalla ripresa immediata dell'attivita'. Compresi i ciclisti professionisti, e la stessa Vera Carrara, che nel velodromo pechinese ha raccolto ben poco e per scelta federale rientra a casa in business. Cosi' all'andata alla pallavolista Eleonora Lo Bianco, sofferente alla schiena, era stato garantito un viaggio piu' comodo. Il tennista azzurro Simone Bolelli ha pagato la differenza di tasca sua, dovendo raggiungere gli States per gli Us Open. Insomma si litiga per volare, ma non ci sono figli e figliastri: la scherma ad esempio adotta il volo 'low cost' per tutti. Dai campioni con le medaglie al collo, al presidente federale. Nessuno escluso.

La squadra

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