L'Assemblea nazionale- PD open del 21-22 maggio 2010, svoltasi a Roma, approvò, tra l'altro, un documento sulle riforme, dal titolo "Modernizzazione e riforma democratica dell’ordinamento costituzionale".
Di seguito trovate i link per scaricare il documento integrale, la sintesi e per rivedere, dal sito ufficiale del PD, le fasi di quella Assemblea.
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- sintesiDi seguito trovate i link per scaricare il documento integrale, la sintesi e per rivedere, dal sito ufficiale del PD, le fasi di quella Assemblea.
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- Assemblea PD, Roma 21-22 maggio 2010
Di seguito riportiamo la sintesi del documento approvato
Il Team PD Chiampo
1.1
Le riforme devono garantire in modo inequivoco: unità nazionale,
coesione civile,
trasparenza delle decisioni politiche, separazione dei poteri.
1.2
Le questioni vanno affrontate con distinti e omogenei disegni di
legge. Le
riforme
che il PD propone vanno attuate con la procedura prevista
dall’articolo
138;
siamo contrari ad ipotesi di assemblee costituenti o di commissioni
speciali.
2.
Le riforme e la Costituzione
2.1
Le riforme vanno fatte non “contro” la Costituzione, ma “secondo”
la
Costituzione.
Pertanto
intendiamo
a)
confermare il carattere parlamentare della Repubblica;
b)
confermare il ruolo di garanzia costituzionale e di equilibrio tra i
poteri della Repubblica
proprio del Presidente della Repubblica;
c)
confermare il pluralismo come carattere fondamentale del nostro ordinamento costituzionale.
Etica
Pubblica
d)
Disciplina dei partiti politici e dei costi della politica
distinguendo costi della democrazia,
costi del funzionamento delle istituzioni politiche, costi dell’amministrazione
pubblica. Individuare un parametro generale di riferimento
per le retribuzioni di tutte le funzioni politiche (ad esempio la
media delle
retribuzioni dei parlamentari dei Paesi europei). Rivedere il
meccanismo dei
rimborsi elettorali. Prevedere casi di incandidabilità e di
decadenza in conseguenza
di condanne definitive per delitti infamanti.
e)
Costituzionalizzare il divieto di conflitto di interessi per tutte le
cariche di governo
nazionale, regionale e locale. Rendere più rigorosi i casi di incandidabilità,
incompatibilità, ineleggibilità; attribuire
alla Corte Costituzionale
la competenza a decidere in queste materie.
Diritti
dei cittadini
f)
Rafforzare l’istituto del referendum, aumentando il numero delle sottoscrizioni
necessarie per l’iniziativa, anticipando il giudizio della Corte Costituzionale
sull’ammissibilità dei quesiti, abbassando il quorum richiesto
per la
validità della consultazione, riferendolo alla partecipazione al
voto registrata nelle
precedenti elezioni per la Camera dei deputati.
g)
Rafforzare le proposte di legge di iniziativa popolare, assicurando
entro
termini
ragionevoli l’esame parlamentare della proposta e il voto finale.
Legge
elettorale
h)
Per la Camera un buon sistema elettorale sarebbe quello di impianto
maggioritario
fondato sui collegi uninominali a doppio turno e con una quota
proporzionale
per garantire la rappresentanza delle forze più significative anche
nelle
aree “monocolori”. Per il Senato, che dovrà rappresentare le
regioni e le
autonomie
locali, sarebbe positiva l’elezione diretta in collegi regionali,
insieme
alla
elezione del Consiglio Regionale, con sistema proporzionale e
clausola di
sbarramento.
In entrambi i casi le leggi elettorali devono garantire l’attuazione
dell’art.51
della Costituzione.
Riforma
del Bicameralismo paritario
i)
La Camera dei deputati, rappresentante della nazione, sarebbe
titolare del
rapporto
fiduciario; rientrerebbe perciò nelle sue competenze conferire
e
ritirare
la fiducia, approvare in via definitiva le leggi, con maggioranza
qualificata
quando intende
superare le proposte correttive del Senato.
j)
Il Senato, rappresentante delle Regioni e degli Enti Locali, avrebbe
il potere
di
richiamare tutte le pdl approvate dalla Camera entro i limiti e alle
condizioni
fissate
dalla Costituzione; dovrebbe inoltre “governare”
il rapporto tra Stato,
Regioni,
Autonomie Locali.
Parlamento
k)
Ridare autorevolezza e rappresentatività al Parlamento, oltre che
con una
nuova
legge elettorale, attraverso la riduzione del numero dei
parlamentari (da
400
a 500 deputati, da 200 a 250 senatori) , lo sviluppo delle
funzioni di controllo,
il superamento del bicameralismo paritario.
l)
Prevedere principi che valorizzino, come richiesto dal Trattato di
Lisbona, il
ruolo
dell’intero Parlamento e dei Consigli regionali nei processi di
decisione
comunitaria.
m)
Prestare cura particolare per un procedimento legislativo snello.
n)
Costituire un Comitato di controllo della spesa pubblica, composto
in modo
da
garantire la rappresentanza paritaria della maggioranza e delle
opposizioni,
supportata
da un’agenzia tecnica indipendente costituita in base alla legge;
o)
Rendere possibili i decreti legge solo per la materia fiscale e per
le
emergenze
improvvise e imprevedibili; omogeneità dei d.legge e loro
inemendabilità
se non per la copertura finanziaria;
p)
rivedere la materia delle leggi delega, estendendo i poteri di
controllo del
Parlamento;
Governo
q)
Sviluppare le indicazioni contenute nella Costituzione secondo le
quali il
presidente
del Consiglio dirige la politica generale del Governo e ne è
responsabile.
Pertanto: il CdM riceve direttamente la fiducia; chiede al Capo
dello
Stato la nomina e la revoca i ministri; può chiedere al presidente
della
Repubblica,
dopo la deliberazione del CdM, lo scioglimento della Camera; sui
ddl
del governo può chiedere il voto a data fissa, compatibile con la
complessità
del provvedimento, nei limiti e secondo le modalità stabilite dai
regolamenti
parlamentari;
Federalismo
r)
Completare e razionalizzare la riforma del Titolo V della
Costituzione
attraverso
la riduzione della materia della competenza concorrente,
l’introduzione
della clausola di sovranità, la realizzazione di una cornice
unitaria
di
comune responsabilità (Stato, Regioni, AALL) nell’attuazione
delle politiche
nazionali.
Coordinare la finanza pubblica e il federalismo fiscale per la
garanzia
dei
livelli essenziali e per il migliore funzionamento dei servizi
rivolti ai cittadini.
Messa
in sicurezza della Costituzione
s)
La Costituzione dev’essere messa in sicurezza attraverso un
rafforzamento
delle
procedure previste dall’art. 138 Cost.
2 commenti:
Qui deve esserci un errore...
Parlamento
k) Ridare autorevolezza e rappresentatività al Parlamento, oltre che con una
nuova legge elettorale, attraverso la riduzione del numero dei parlamentari (da
400 a 500 deputati, da 200 a 250 senatori) , lo sviluppo delle funzioni di controllo, il superamento del bicameralismo paritario.
06 Giugno 2013
Nessuno si illuda di precostituire il lavoro del Parlamento
Esamineremo con grande attenzione il testo del ddl costituzionale approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Nel frattempo non convincono alcune spiegazioni del ministro Quagliariello. Non si vede per quale motivo il Parlamento debba aspettare alcuni mesi, quando le Commissioni Affari costituzionali sono pienamente in funzione e legittimate a farlo. Né appare chiaro il ruolo del comitato degli esperti: forse il governo vuole farci risparmiare le audizioni parlamentari?
Nessuno si illuda di precostituire con il lavoro degli esperti quello del Parlamento. Appaiono più che fondati i dubbi e le preoccupazioni sulla mozione di maggioranza, raccolti nel documento sottoscritto da oltre quaranta parlamenti Pd. Non staremo certo con le mani in mano in attesa della formazione della Commissione dei 40, c’è da fare la nuova legge elettorale e proporrò di affrontare, fin d’ora, la questione del conflitto d’interesse.
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