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martedì 4 giugno 2013

Modernizzazione e riforma democratica dell’ordinamento costituzionale. Sintesi della Proposta approvata dall'Assemblea nazionale Roma 2010 - Pd Open

 L'Assemblea nazionale- PD open del 21-22 maggio 2010, svoltasi a Roma, approvò, tra l'altro, un documento sulle riforme, dal titolo "Modernizzazione e riforma democratica dell’ordinamento costituzionale".

Di seguito trovate i link per scaricare il documento integrale, la sintesi e per rivedere, dal sito ufficiale del PD, le fasi di quella Assemblea.


- documento
- sintesi
- Assemblea PD, Roma 21-22 maggio 2010 

Di seguito riportiamo la sintesi del documento approvato
Il Team PD Chiampo

1.1 Le riforme devono garantire in modo inequivoco: unità nazionale,
coesione civile, trasparenza delle decisioni politiche, separazione dei poteri.
1.2 Le questioni vanno affrontate con distinti e omogenei disegni di legge. Le
riforme che il PD propone vanno attuate con la procedura prevista dall’articolo
138; siamo contrari ad ipotesi di assemblee costituenti o di commissioni
speciali.
2. Le riforme e la Costituzione
2.1 Le riforme vanno fatte non “contro” la Costituzione, ma “secondo” la
Costituzione.
Pertanto intendiamo
a) confermare il carattere parlamentare della Repubblica;
b) confermare il ruolo di garanzia costituzionale e di equilibrio tra i poteri della Repubblica proprio del Presidente della Repubblica;
c) confermare il pluralismo come carattere fondamentale del nostro ordinamento costituzionale.
Etica Pubblica
d) Disciplina dei partiti politici e dei costi della politica distinguendo costi della democrazia, costi del funzionamento delle istituzioni politiche, costi dell’amministrazione pubblica. Individuare un parametro generale di riferimento per le retribuzioni di tutte le funzioni politiche (ad esempio la media delle retribuzioni dei parlamentari dei Paesi europei). Rivedere il meccanismo dei rimborsi elettorali. Prevedere casi di incandidabilità e di decadenza in conseguenza di condanne definitive per delitti infamanti.
e) Costituzionalizzare il divieto di conflitto di interessi per tutte le cariche di governo nazionale, regionale e locale. Rendere più rigorosi i casi di incandidabilità, incompatibilità, ineleggibilità; attribuire alla Corte Costituzionale la competenza a decidere in queste materie.
Diritti dei cittadini
f) Rafforzare l’istituto del referendum, aumentando il numero delle sottoscrizioni necessarie per l’iniziativa, anticipando il giudizio della Corte Costituzionale sull’ammissibilità dei quesiti, abbassando il quorum richiesto per la validità della consultazione, riferendolo alla partecipazione al voto registrata nelle precedenti elezioni per la Camera dei deputati.
g) Rafforzare le proposte di legge di iniziativa popolare, assicurando entro
termini ragionevoli l’esame parlamentare della proposta e il voto finale.
Legge elettorale
h) Per la Camera un buon sistema elettorale sarebbe quello di impianto
maggioritario fondato sui collegi uninominali a doppio turno e con una quota
proporzionale per garantire la rappresentanza delle forze più significative anche
nelle aree “monocolori”. Per il Senato, che dovrà rappresentare le regioni e le
autonomie locali, sarebbe positiva l’elezione diretta in collegi regionali, insieme
alla elezione del Consiglio Regionale, con sistema proporzionale e clausola di
sbarramento. In entrambi i casi le leggi elettorali devono garantire l’attuazione
dell’art.51 della Costituzione.
Riforma del Bicameralismo paritario
i) La Camera dei deputati, rappresentante della nazione, sarebbe titolare del
rapporto fiduciario; rientrerebbe perciò nelle sue competenze conferire e
ritirare la fiducia, approvare in via definitiva le leggi, con maggioranza
qualificata quando intende superare le proposte correttive del Senato.
j) Il Senato, rappresentante delle Regioni e degli Enti Locali, avrebbe il potere
di richiamare tutte le pdl approvate dalla Camera entro i limiti e alle condizioni
fissate dalla Costituzione; dovrebbe inoltre governare” il rapporto tra Stato,
Regioni, Autonomie Locali.
Parlamento
k) Ridare autorevolezza e rappresentatività al Parlamento, oltre che con una
nuova legge elettorale, attraverso la riduzione del numero dei parlamentari (da
400 a 500 deputati, da 200 a 250 senatori) , lo sviluppo delle funzioni di controllo, il superamento del bicameralismo paritario.
l) Prevedere principi che valorizzino, come richiesto dal Trattato di Lisbona, il
ruolo dell’intero Parlamento e dei Consigli regionali nei processi di decisione
comunitaria.
m) Prestare cura particolare per un procedimento legislativo snello.
n) Costituire un Comitato di controllo della spesa pubblica, composto in modo
da garantire la rappresentanza paritaria della maggioranza e delle opposizioni,
supportata da un’agenzia tecnica indipendente costituita in base alla legge;
o) Rendere possibili i decreti legge solo per la materia fiscale e per le
emergenze improvvise e imprevedibili; omogeneità dei d.legge e loro
inemendabilità se non per la copertura finanziaria;
p) rivedere la materia delle leggi delega, estendendo i poteri di controllo del
Parlamento;
Governo
q) Sviluppare le indicazioni contenute nella Costituzione secondo le quali il
presidente del Consiglio dirige la politica generale del Governo e ne è
responsabile. Pertanto: il CdM riceve direttamente la fiducia; chiede al Capo
dello Stato la nomina e la revoca i ministri; può chiedere al presidente della
Repubblica, dopo la deliberazione del CdM, lo scioglimento della Camera; sui
ddl del governo può chiedere il voto a data fissa, compatibile con la
complessità del provvedimento, nei limiti e secondo le modalità stabilite dai
regolamenti parlamentari;
Federalismo
r) Completare e razionalizzare la riforma del Titolo V della Costituzione
attraverso la riduzione della materia della competenza concorrente,
l’introduzione della clausola di sovranità, la realizzazione di una cornice unitaria
di comune responsabilità (Stato, Regioni, AALL) nell’attuazione delle politiche
nazionali. Coordinare la finanza pubblica e il federalismo fiscale per la garanzia
dei livelli essenziali e per il migliore funzionamento dei servizi rivolti ai cittadini.
Messa in sicurezza della Costituzione
s) La Costituzione dev’essere messa in sicurezza attraverso un rafforzamento
delle procedure previste dall’art. 138 Cost.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Qui deve esserci un errore...

Parlamento

k) Ridare autorevolezza e rappresentatività al Parlamento, oltre che con una

nuova legge elettorale, attraverso la riduzione del numero dei parlamentari (da

400 a 500 deputati, da 200 a 250 senatori) , lo sviluppo delle funzioni di controllo, il superamento del bicameralismo paritario.

Rosy Bindi ha detto...

06 Giugno 2013
Nessuno si illuda di precostituire il lavoro del Parlamento

Esamineremo con grande attenzione il testo del ddl costituzionale approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Nel frattempo non convincono alcune spiegazioni del ministro Quagliariello. Non si vede per quale motivo il Parlamento debba aspettare alcuni mesi, quando le Commissioni Affari costituzionali sono pienamente in funzione e legittimate a farlo. Né appare chiaro il ruolo del comitato degli esperti: forse il governo vuole farci risparmiare le audizioni parlamentari?

Nessuno si illuda di precostituire con il lavoro degli esperti quello del Parlamento. Appaiono più che fondati i dubbi e le preoccupazioni sulla mozione di maggioranza, raccolti nel documento sottoscritto da oltre quaranta parlamenti Pd. Non staremo certo con le mani in mano in attesa della formazione della Commissione dei 40, c’è da fare la nuova legge elettorale e proporrò di affrontare, fin d’ora, la questione del conflitto d’interesse.

La squadra

La squadra