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mercoledì 17 novembre 2010

Report incontro Comitato Promotore Referendum Acqua Pubblica – PD

Roma, 11 Novembre 2010

All'incontro erano presenti: Stella Bianchi e Giovanni Lattanzi per il Partito Democratico; Enzo Vitalesta, Corrado Oddi, Paolo Carsetti e Simona Savini per il Comitato Promotore dei referendum per l'acqua pubblica.

Stella Bianchi ha spiegato come l'incontro da loro richiesto nasca dall'impegno preso dal partito democratico di mantenere un dialogo aperto con il comitato promotore per i tre referendum; ha inoltre brevemente illustrato la legge presentata dal PD sull'acqua pubblica, sottolineando come questa sia tesa ad attribuire un forte ruolo alle Autorità d'ambito e all'autorità di controllo che risulterebbe potenziata, pur nel mantenimento di una gestione industriale secondo le 3 forme classiche (S.p.A. a totale capitale pubblico, S.p.A. mista o S.p.A. privata), tra le quali il PD preferisce la forma a totale capitale pubblico, il tutto in un'ottica di tutela della risorsa idrica e della qualità del servizio. Stella Bianchi ha poi affermato che, pur con le differenze di opinione già esplicitate nel corso del precedente incontro, il PD è a fianco della battaglia referendaria e contro la privatizzazione imposta dalla legge Ronchi.

Da parte del Comitato Promotore è stata prima di tutto sottolineata la mancanza di una prosecuzione del confronto da parte del PD, che ha dato corso alla presentazione di una legge sull'acqua pur essendosi impegnato a dare una risposta al Forum dei Movimenti per l'Acqua in merito ad un proprio contributo al riavvio del percorso della legge di iniziativa popolare attualmente giacente in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

Sul merito della proposta di legge del PD è stato sottolineato come risulti negativa e contraddittoria agli occhi di chi è schierato apertamente per l'acqua pubblica. La proposta prevede infatti un fondo nazionale per gli investimenti e, contemporaneamente, la gestione unicamente affidata a S.p.A. alle quali verrebbe comunque garantita la “remunerazione dell'attività industriale”. Tale contraddittorietà, peraltro, costituirebbe una condizione di sanzionabilità da parte della Comunità Europea, in quanto i finanziamenti pubblici ad S.p.A. si configurano come “aiuti di stato” e quindi incompatibili con il trattato Comunitario.

Nei primi articoli della stessa legge si afferma inoltre che l'acqua è un bene comune, pur riconoscendolo come di rilevanza economica. Da parte nostra è stato ribadito come non esista una via intermedia tra questi due concetti che rimangono per noi contrapposti.

In merito alle prossime iniziative da mettere in campo è stata esposta la campagna per la richiesta di moratoria sul Decreto Ronchi e sull'abolizione degli Aato, sospendendone gli effetti fino alla consultazione referendaria, e per il diritto al voto entro il 2011. Su tali aspetti è stato chiesto un impegno da parte del PD, sia in Parlamento che presso gli Enti Locali, ai quali si chiede di contrastare i processi di privatizzazione in corso.

Da parte del PD è stato espresso pieno appoggio alla richiesta di moratoria, ipotizzando che un simile provvedimento possa essere inserito nel “milleproroghe”.

E' stato dato pieno appoggio anche alla richiesta di diritto al voto entro il 2011, sottolineando come sia prima di tutto importante la partecipazione democratica che un'iniziativa referendaria rappresenta e, in tal senso, è stato espresso parere favorevole anche all'eventuale richiesta di un accorpamento tra amministrative e referendum.

Rispetto alla risposta su un impegno da parte del PD per il riavvio del percorso della nostra legge di iniziativa popolare è stato assicurato che, al momento in cui la legge presentata dal PD, ancora in via di definizione, verrà depositata e calendarizzata, sarà richiesta da parte del PD anche la calendarizzazione della proposta di legge di iniziativa popolare presentata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua nel 2007.

La riunione si è quindi conclusa con delle chiare assunzioni di impegno da parte del Partito Democratico.

Segreteria Comitato Promotore Referendum Acqua Pubblica

Paolo Carsetti

Segreteria Comitato Promotore Referendum Acqua Pubblica
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel. 06 6832638; Fax.06 68136225 Lun.-Ven. 10:00-19:00; Cell. 333 6876990
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org

1 commento:

Pierluigi Bersani ha detto...

"La sinistra è l’idea che se guardi il mondo con gli occhi dei più deboli,puoi fare davvero un mondo migliore per tutti.
Abbiamo la più bella Costituzione del mondo. La si difende ogni giorno. Il 25 aprile si fa festa.

Nessuno può stare bene da solo. Stai bene se anche gli altri stanno un po’ bene. Se pochi hanno troppo e troppi hanno poco l’economia non gira perché l’ingiustizia fa male all’economia. Ci vuole un mercato che funzioni senza monopoli, corporazioni e posizioni di dominio. Ma ci sono beni che non si possono affidare al mercato: la salute,l’istruzione, la sicurezza.

Il lavoro non è tutto, ma questo può dirlo chi il lavoro ce l’ha. Il lavoro è la dignità di una persona. Sempre. E soprattutto quando hai trent’anni e hai paura di passare la vita in panchina. Ma chiamare flessibilità una vita precaria è un insulto. E allora un’ora di lavoro precaria non può costare meno di un’ora di lavoro stabile.

Chi non paga le tasse mette le mani nelle tasche chi è più povero di lui; e se 100 euro di un operaio, di un pensionato o di un artigiano pagano di più dei 100 euro di uno speculatore, vuole dire che il mondo è capovolto.

Davanti a un problema serio di salute non ci può essere né povero né ricco,né calabrese né lombardo né marocchino.

L’insegnante che insegue un ragazzo per tenerlo a scuola è l’eroe dei nostri tempi. Indebolire la scuola pubblica vuol dire rubare il futuro ai più deboli.

La condizione della donna è la misura della civiltà di un Paese. Calpestarnela vita è l’umiliazione di un Paese.

Dobbiamo lasciare il pianeta meglio di come l’abbiamo trovato perché non abbiamo il diritto di distruggere quello che non è nostro. E l’energia va risparmiata e rinnovata sgombrando la testa da fanta-piani nucleari.

Il bambino figlio di immigrati che è nato oggi non è né immigrato né italiano. Dobbiamo dirgli chi è. Lui è un italiano.

Se devo morire attaccato per mesi a mille tubi, non può deciderlo il Parlamento. Perché un uomo resta un uomo con la sua dignità anche nel momento della sofferenza e del distacco. C’è un modo per difendere la fede di ciascuno, per garantire le convinzioni di ciascuno, per riconoscere la condizione di ciascuno. Questo modo irrinunciabile si chiama laicità.

Per guidare un’automobile, che è un fatto pubblico, ci vuole la patente, che è un fatto privato. Per governare, che è un fatto pubblico, bisogna essere persone perbene, che è un fatto privato.
Infine chi si ritiene di sinistra, chi si ritiene progressista deve tenere vivo il sogno di un mondo in pace, senza odio e violenza, e deve combattere contro la pena di morte, la tortura e ogni altra sopraffazione fisica o morale.

Alla fine, essere progressisti significa combattere l’aggressività che ci abita dentro; quella del più forte sul più debole, dell’uomo sulla donna, dichi ha potere su chi non ne ha. E’ prendere la parte di chi ha meno forza e meno voce. Qui finisce il mio tempo, non certo il mio elenco".

La squadra

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