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Chi dorme non piglia pesci: se non ti occupi della politica, la politica, o prima o poi si occuperà di te...

sabato 11 aprile 2009

No alla Bossi-tax

Martedì 22 aprile

è l'ultimo giorno per il Governo per decidere l'abbinamento del referendum alle europee.
Il Comitato per il referendum ha deciso di organizzare un presidio di fronte a Palazzo Chigi dalle 11 di mercoledì 15 fino al giorno in cui si svolgerà l’incontro in cui si prende la decisione.

Contiamo su di te... è veramente IMPORTANTE!
Per ulteriori informazioni siamo disponibili a questo numero: 06/68301569

1 commento:

PD ha detto...

Referendum elettorale, il PD voterà SI
La Direzione Nazionale approva la proposta di Franceschini

"Al quesito referendario sull'abrogazione del "Porcellum", la legge di Calderoli che toglie agli elettori la possibilita' di scegliere gli eletti la nostra risposta non puo' che essere si. Poi andra' fatta una buona legge elettorale".
Lo dice il segretario del PD, Dario Franceschini, intervistato dal Tg1 spiegando l'appoggio dei democratici ai quesiti referendari.

Durante la direzione del Partito di oggi Franceschini e' stato chiaro nello spiegare la linea del partito: il Pd non puo' che schierarsi per il si', in quanto l'obiettivo prioritario e' modificare il 'porcellum', che e' "una legge sbagliata e inaccettabile, e il referendum puo' servire a dare una spinta ad una riforma in Parlamento che "restituisca agli italiani il diritto di poter scegliere i loro rappresentanti".

Sia chiaro, pero', che al Pd non piace affatto la legge elettorale che risulterebbe dalla vittoria dei si.
Questo, ha sottolineato il segretario, deve essere palese a tutti, ma il Pd, in piena campagna elettorale, sceglie di dire con chiarezza come votare.

E per non lasciare spazio a equivoci, sfida pubblicamente la maggioranza a lavorare sin da subito a una vera riforma: "Il referendum - ha spiegato Dario Franceschini in conferenza stampa - ha un significato politico, cioe' la domanda che viene posta e' se si vuole abrogare la legge fatta da Calderoli e noi lo vogliamo".

Ragionamento fatto a prescindere dal modello elettorale, precisa subito il segretario ai giornalisti, tema non affrontato in direzione.

E se non vince il sì "sarà impossibile riformare la legge elettorale e per questo è giusta la posizione del Pd". Ne è convinto Enzo Bianco, che approva la scelta della direzione del Pd di dire sì ai quesiti referendari: "Sul referendum elettorale ho condiviso in direzione la posizione del segretario Franceschini-ha dichiarato il presidente dei Liberal Pd - e sono convinto che il partito debba schierarsi compattemente per l'abolizione della legge attuale".

"Non ritengo - aggiunge - che questo referendum risolva il problema alla base perchè non affronta lo scandalo delle liste bloccate. Ma noi vogliamo consegnare il Porcellum al passato. Se non si vince il referendum, non sarà possibile abolire questa legge che nega agli elettori di scegliere chi li deve rappresentare".

Intanto oggi la conferenza dei capogruppo del Senato ha confermato un'intesa bipartisan per approvare un disegno di legge che sposti la data del referendum dal 15 al 21 giugno.

La squadra

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