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mercoledì 27 aprile 2011
BERLUSCONI, dimettiti!
NUCLEARE, BINDI: DA BERLUSCONI VERGOGNOSA PRESA IN GIRO
da Nove da Firenze
«Berlusconi sconfessa il governo sul nucleare. È chiaro che vuole proseguire con il programma di realizzazione delle centrali e ora è altrettanto chiaro che vogliono solo evitare il referendum». Rosy Bindi, in visita a Orbetello per partecipare ad un’iniziativa di sostegno alla candidata sindaco del centrosinistra Monica Paffetti, ha commentato le dichiarazioni del presidente del consiglio, che ha confermato di voler proseguire con il programma di realizzazione delle centrali nucleari.
«Il governo – ha dichiarato la presidente dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico – continua a fare pessime figure e a dimostrarsi del tutto inaffidabile. Come se non bastassero le giravolte sulla crisi libica ecco che arriva il dietrofront del presidente del Consiglio sulla moratoria nucleare. Così mentre conferma al presidente francese i progetti e le commesse nucleari, confessa che il programma di costruzione delle nuove centrali è solo temopraneamente sospeso per evitare il referendum».
«È una vergognosa presa in giro degli italiani – ha aggiunto Rosy Bindi – a cui un giorno si dice una cosa e il giorno dopo l'opposto. Il governo dimostra di non avere alcuna chiara strategia per il futuro energetico del Paese, ma si vive alla giornata con il solo obiettivo di svuotare in modo del tutto truffaldino i referendum. Abbiamo un motivo in più per rafforzare la partecipazione ai referendum di giugno e fermare le scelte pericolose sul nucleare e sulla privatizazione dell'acqua e quella incostituzionale sul legittimo impedimento».
giovedì 21 aprile 2011
Bugiardi ed incompetenti... mix micidiale per l'Italia
Segue lo spot anti Lega!
domenica 17 aprile 2011
Nuove definizioni per i comunisti?
Carissima, carissimo,
Francuccio Gesualdi ci ha inviato questa lettera fatta dai "ragazzi di Barbiana", pregandoci di farla girare il più possibile. ognuno di voi la moltiplichi con i propri indirizzi. fai girare. Si può sottoscrivere il messaggio dal sito www.cnms.it
Saluti e pace, Antonio
Questo è il testo della lettera che gli allievi di don Lorenzo Milani hanno indirizzato all'attenzione del Presidente della Repubblica. Il testo è pubblicato sul sito www.altreconomia.it attraverso il quale è possibile aderire all'appello.
Per informazioni e interviste: Francesco Gesualdi, coord@cnms.it - tel. 050.82.63.54
Lettera aperta al Presidente della Repubblica
on. Giorgio Napolitano
11 Aprile 2011
Signor Presidente,
lei non può certo conoscere i nostri nomi: siamo dei cittadini fra tanti di quell'unità nazionale che lei rappresenta.
Ma, signor Presidente, siamo anche dei "ragazzi di Barbiana". Benchè nonni ci portiamo dietro il privilegio e la responsabilità di essere cresciuti in quella singolare scuola, creata da don Lorenzo Milani, che si poneva lo scopo di fare di noi dei "cittadini sovrani". Alcuni di noi hanno anche avuto l'ulteriore privilegio di partecipare alla scrittura di quella Lettera a una professoressa che da 44 anni mette in discussione la scuola italiana e scuote tante coscienze non soltanto fra gli addetti ai lavori.
Il degrado morale e politico che sta investendo l'Italia ci riporta indietro nel tempo, al giorno in cui un amico, salito a Barbiana, ci portò il comunicato dei cappellani militari che denigrava gli obiettori di coscienza. Trovandolo falso e offensivo, don Milani, priore e maestro, decise di rispondere per insegnarci come si reagisce di fronte al sopruso. Più tardi, nella Lettera ai giudici, giunse a dire che il diritto - dovere alla partecipazione deve sapersi spingere fino alla disobbedienza: “In quanto alla loro vita di giovani sovrani domani, non posso dire ai miei ragazzi che l'unico modo d'amare la legge è d'obbedirla. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste ( cioè quando avallano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate”.
Questo invito riecheggia nelle nostre orecchie, perché stiamo assistendo ad un uso costante della legge per difendere l'interesse di pochi, addirittura di uno solo, contro l'interesse di tutti. Ci riferiamo all’attuale Presidente del Consiglio che in nome dei propri guai giudiziari punta a demolire la magistratura e non si fa scrupolo a buttare alle ortiche migliaia di processi pur di evitare i suoi.
In una democrazia sana, l'interesse di una sola persona, per quanto investita di responsabilità pubblica, non potrebbe mai prevalere sull'interesse collettivo e tutte le sue velleità si infrangerebbero contro il muro di rettitudine contrapposto dalle istituzioni dello stato che non cederebbero a compromesso. Ma l'Italia non è più un paese integro: il Presidente del Consiglio controlla la stragrande maggioranza dei mezzi radiofonici e televisivi, sia pubblici che privati, e li usa come portavoce personale contro la magistratura. Ma soprattutto con varie riforme ha trasformato il Parlamento in un fortino occupato da cortigiani pronti a fare di tutto per salvaguardare la sua impunità.
Quando l'istituzione principe della rappresentanza popolare si trasforma in ufficio a difesa del Presidente del Consiglio siamo già molto avanti nel processo di decomposizione della democrazia e tutti abbiamo l'obbligo di fare qualcosa per arrestarne l'avanzata.
Come cittadini che possono esercitare solo il potere del voto, sentiamo di non poter fare molto di più che gridare il nostro sdegno ogni volta che assistiamo a uno strappo. Per questo ci rivolgiamo a lei, che è il custode supremo della Costituzione e della dignità del nostro paese, per chiederle di dire in un suo messaggio, come la Costituzione le consente, chiare parole di condanna per lo stato di fatto che si è venuto a creare. Ma soprattutto le chiediamo di fare trionfare la sostanza sopra la forma, facendo obiezione di coscienza ogni volta che è chiamato a promulgare leggi che insultano nei fatti lo spirito della Costituzione. Lungo la storia altri re e altri presidenti si sono trovati di fronte alla difficile scelta: privilegiare gli obblighi di procedura formale oppure difendere valori sostanziali. E quando hanno scelto la prima via si sono resi complici di dittature, guerre, ingiustizie, repressioni, discriminazioni.
Il rischio che oggi corriamo è lo strangolamento della democrazia, con gli strumenti stessi della democrazia. Un lento declino verso l'autoritarismo che al colmo dell'insulto si definisce democratico: questa è l'eredità che rischiamo di lasciare ai nostri figli. Solo lo spirito milaniano potrà salvarci, chiedendo ad ognuno di assumersi le proprie responsabilità anche a costo di infrangere una regola quando il suo rispetto formale porta a offendere nella sostanza i diritti di tutti. Signor Presidente, lasci che lo spirito di don Milani interpelli anche lei.
Nel ringraziarla per averci ascoltati, le porgiamo i più cordiali saluti
Francesco Gesualdi, Adele Corradi, Nevio Santini, Fabio Fabbiani, Guido Carotti, Mileno Fabbiani,
Nello Baglioni, Franco Buti, Silvano Salimbeni, Enrico Zagli, Edoardo Martinelli, Aldo Bozzolini
sabato 9 aprile 2011
giovedì 7 aprile 2011
www.lanottebiancadellascuola.it
Dichiarazione del Segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani “Mentre c’è un Parlamento bloccato dalle leggi vergogna salva premier, il Partito Democratico domani sarà nelle principali città impegnate dalle elezioni amministrative per la Notte Bianca della Scuola e della Democrazia. Perché con una scuola pubblica messa in ginocchio dai tagli del Governo è più povera anche la democrazia del nostro Paese”. Lo afferma il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani alla vigilia della “Notte bianca” che si terrà domani nelle principali città italiane. “Invece di fare il tour dei salotti televisivi a difendere il Premier – prosegue Bersani – invitiamo [...]
Appello Report: richiesta info su "filtri antiparticolato".
Gentili telespettatori,
stiamo preparando una mini-inchiesta sui dispositivi per l'abbattimento del particolato nei veicoli diesel (FAP, DPF, catalizzatori equiparati ai filtri dal decreto dell'agosto 2009, etc....). Se siete proprietari di un veicolo che monta uno di questi dispositivi e avete da raccontarci episodi particolarmente eclatanti di malfunzionamento degli stessi, vi invitiamo a contattarci e a lasciarci i vostri recapiti nel caso il giornalista incaricato dell'inchiesta ritenesse la vostra testimonianza utile ai fini del servizio.
Grazie per la Vostra collaborazione!
Redazione Report
domenica 3 aprile 2011
Quanto pesano le rinnovabili in bolletta?
Segue il comunicato stampa:
Dichiarazione sen. Francesco Ferrante – Pd
RINNOVABILI; FERRANTE: SERVE OPERAZIONE DI TRASPARENZA SUI COSTI IN
BOLLETTA. POTREMMO RISPARMIARE OLTRE 3 MILIARDI DI EURO L'ANNO DA SUBITO
“In questi giorni stiamo discutendo qui in Senato la riforma del meccanismo degli incentivi per le rinnovabili ed è quindi tanto più necessario fornire i dati reali e uscire dai luoghi comuni.
La verità è che nel nostro Paese i costi più gravosi sulle bollette energetiche non sono certo quelli dovuti alle rinnovabili. Gli incentivi per le rinnovabili pesano infatti per meno della metà del totale degli oneri di sistema: nel 2010 circa 2,7 miliardi su un totale di oltre 5,8 miliardi di euro.”
Lo dichiara ilsenatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici,intervenuto oggi al convegno ‘Verità solare – i numeri del fotovoltaico in Italia’.“E' quindi ora di fare un po' di pulizia e liberare le nostre bollette elettriche da oneri che risultanodel tutto impropri.
Innanzitutto – continua Ferrante - risulta incomprensibile, come più volte ha denunciato l'Autorità per l'energia elettrica e il gas, il motivo per il quale su tali oneri i consumatori elettrici che ne sostengono il peso debbano pagarci anche l'IVA come se acquistassero un bene o un
servizio: un miliardo nel 2010 indebitamente incamerato dallo Stato ai danni di imprese e famiglie.
Tra gli oltre 3 miliardi di euro non destinati alle rinnovabili che hanno gravato sulle bollette
elettriche degli italiani nel 2010 vi sono ben 285 milioni che sono destinati all'eredità nucleare; oltre 1,2 miliardi di euro per il famigerato CIP6, che, seppur in esaurimento, ancora nel 2010 incentivava le cosiddette assimilate, un incentivo al fossile in verità. Inoltre sono da conteggiare le agevolazioni che riguardano le Ferrovie dello Stato, e che lo scorso anno ammontavano a 355 milioni di euro.
Tutti oneri, questi, che più correttamente dovrebbero essere sostenuti dalla fiscalità generale, e non in proporzione ai consumi elettrici.” “Ci sono poi – aggiunge il senatore Pd - 644 milioni di euro che i produttori di energia elettrica da fonti fossili, obbligati per legge ad acquistare Certificati Verdi, attualmente scaricano impropriamente sulle bollette dei consumatori eludendo in tal modo la ratio del meccanismo che dovrebbe invece tradursi in una riduzione degli utili per il produttore che non fa sufficiente ricorso a fonti rinnovabili. Per quanto riguarda gli incentivi alle rinnovabili, invece, sono gli unici oneri che dovrebbero correttamente rimanere in bolletta: è la stessa Commissione Europea che sostiene che “è essenziale che tali costi siano «fuori bilancio», cioè sopportati dai consumatori di energia piuttosto che dalla fiscalità, in modo da evitare le tipiche interruzioni «stop-start» ogni qual volta i bilanci degli stati diventano più vincolati”.
“Insomma, i numeri reali ci dicono che incentivare le rinnovabili non solo è utile per promuovere un nuovo sviluppo e nuova occupazione, non solo è indispensabile per la salvezza del Pianeta, ma è anche economicamente sostenibile come d'altronde è dimostrato dalla storia di tutti i Paesi europei che hanno scelto questa strada da tempo e con successo, serve però – conclude Ferrante - rigore nel concedere gli incentivi solo alle fonti e agli impianti che ne hanno bisogno e "pulire" le bollette elettriche da tutte quelle voci che le rendono inutilmente pesanti.”
Roma 15 febbraio 2011 Oneri in bolletta in milioni di euro (2010).
1) Rinnovabili (69% della componente A3) 2.756
- 940 (34%) Certificati Verdi ritirati dal GSE
- 826 (30%) Fotovoltaico
- 777 (28%) Cip6 (effettivamente rinnovabili)
- 213 (8%) tariffa omnicomprensiva
2) Assimilate (31% della componente A3) 1.214
3) Agevolazioni tariffarie per le Ferrovie (A4) 355
4) Oneri nucleari (A2 + MCT) 285
5) Finanziamento attività di ricerca (A5) 60
6) Integrazioni tariffarie per isole minori (UC4) 70
7) Bonus elettrico (As) 70
8) Efficienza energetica (UC7) 30
9) IVA sul totale degli oneri 968
Totale non rinnovabili
3.052
LEGENDA
Incentivi alla produzione di energia da fonti rinnovabili e assimilate (A3)
Copre gli incentivi allo sviluppo delle fonti rinnovabili (incentivi agli impianti fotovoltaici, ritiro dei certificati verdi ineccesso da parte del GSE, tariffa omnicomprensiva per le biomasse), nonché il famigerato sistema del Cip 6 che serveper incentivare soprattutto le cosiddette fonti assimilate, sostanzialmente un incentivo alle fonti fossili che, nonostantesia in esaurimento grazie alla stop stabilito dalla finanziaria del 2007, nel 2010 pesava ancora per 1,2 miliardi di euro
Finanziamenti regimi tariffari speciali (A4)
Ad oggi queste agevolazioni riguardano esclusivamente le Ferrovie dello Stato.
Smantellamento centrali nucleari e chiusura del ciclo del combustibile (A2)
Sono i costi per lo smantellamento (decommissioning) delle centrali elettronucleari dismesse (Latina, Trino Vercellese, Caorso e Garigliano), per la chiusura del ciclo del combustibile nucleare (riprocessamento all’estero del combustibilenucleare irraggiato)
Finanziamento delle compensazioni territoriali per lo smantellamento delle centrali nucleari (MCT)
Queste voce è destinata a finanziare le misure territoriali stabilite per legge a favore dei siti che ospitano centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare
Finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo (A5)
Sono i costi per l’attuazione del programma nazionale di ricerca e sviluppo di interesse generale per il sistema elettriconazionale.
Copertura delle integrazioni tariffarie alle imprese elettriche minori (isole minori e altri, UC4)
Per legge sono previste particolari agevolazioni tariffarie a favore di 14 piccole aziende elettriche che produconoelettricità sulle isole minori (in modo da tenere conto delle particolari difficoltà e dei maggiori costi di produzione sullepiccole isole).
Copertura del bonus elettrico (As)
Per poter finanziare il bonus elettrico per le famiglie disagiate e i malati che necessitino di apparecchiature salvavita, è stata introdotta la componente tariffaria As applicata su tutti i clienti elettrici
Copertura degli oneri derivanti da misure ed interventi per la promozione dell’efficienza energetica negli usi finali di energia elettrica (UC7)
Questa voce è destinata a finanziare gli oneri derivanti dalle promozione dell’efficienza energetica negli usi finali di energia elettrica non coperti dal gettito derivante dall’applicazione dei corrispettivi per prelievi di energia reattiva.