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Chi dorme non piglia pesci: se non ti occupi della politica, la politica, o prima o poi si occuperà di te...

mercoledì 27 maggio 2009



Carissime, Carissimi

il 6 e 7 giugno 2009 in 93 comuni della nostra provincia saranno rinnovate le amministrazioni locali. In questi mesi tutti noi ci siamo dedicati con grande impegno e passione alla costruzione di progetti per le nostre città, alla scelta dei candidati, alla preparazione delle liste. Conquistare il governo del nostro territorio occupa tutti i nostri pensieri e il nostro tempo.

Ma il 6 e 7 giugno andremo a votare anche per il rinnovo del Parlamento Europeo.
Perché questo voto è altrettanto importante di quello amministrativo ? Perché votare per l’Europa oggi ?
La crisi ha dimostrato l’importanza di avere una casa europea di fronte ad un mondo sempre più complesso, incerto ed imprevedibile. Senza una forte integrazione e una moneta unica l’impatto della crisi sulla nostra società e economia sarebbe stata devastante.
Se quella volta avesse prevalso la Destra ostile all’Euro e contraria all’integrazione, l’Italia si sarebbe trovata in balia della crisi mondiale da sola, senza interlocutori né mezzi per trovare risposte coerenti ai problemi.
L’integrazione europea nell’ultimo mezzo secolo è stata la storia di un grande successo. Ci ha fatto l’immenso dono di oltre 60 anni di pace, ha permesso di riunificare un continente diviso dalla guerra fredda, ci ha dato un livello di benessere diffuso senza precedenti nella nostra storia.

Ma perché l’Europa oggi ?
Perché viviamo in un mondo globale caratterizzato da tale complessità ed interdipendenza che nessun Stato può riuscire da solo a risolvere i problemi.
Il 6 e 7 giugno è in gioco la scelta tra visioni diverse di Europa : l’Europa conservatrice e di destra, nella quale il futuro del Paesi e delle persone viene lasciato nelle mani di un mercato senza regole o l’Europa per la quale si battono i democratici, una Europa nella quale i cittadini, gli Stati membri e le istituzioni lavorano insieme per risolvere i problemi che più preoccupano i lavoratori, le famiglie e le imprese.


E noi ?
Ci sono 13 nomi nella lista per il prossimo Parlamento Europeo per la circoscrizione nord - est ( Veneto – Emilia Romagna – Friuli Venezia Giulia - Trentino Alto Adige) e


3 preferenze a disposizione.

Dobbiamo ricordarlo sempre ai nostri iscritti ed amici : dopo anni di liste bloccate e senza il voto di preferenza, abbiamo finalmente la possibilità di scegliere chi ci rappresenterà a Strasburgo.
Una opportunità che deve essere sfruttata il più possibile perché è facile per chi considera le Istituzioni democratiche un impiccio o un ostacolo per la sua azione di governo (?) cancellare definitivamente il voto di preferenza costruendosi assemblee e parlamenti a sua immagine e somiglianza.
A chi dare la preferenza ?
Non c’è il candidato vicentino ma ci sono gli altri 5 candidati veneti, c’è il capolista scelto dal nazionale ma anche la candidata proposta dalla rete dopo l’assemblea dei circoli a Roma.
Ed allora a chi dare la preferenza ?
Per discutere di questo si è riunita l’assemblea provinciale del P.D. di Vicenza; anche se la presenza non è stata molto numerosa, il dibattito ed il confronto sono stati importanti e significativi.
Il Veneto ha bisogno di un Europarlamentare : questa regione, così ricca e complessa, così profondamente europea nei rapporti e nei problemi, non può restare totalmente esclusa dal suo massimo organismo politico.
L’assemblea provinciale ha ritenuto di esprimere una indicazione per il consigliere regionale



Franco Frigo,



considerato il candidato veneto più rappresentativo di questo territorio per la sua lunga esperienza come amministratore e la profonda conoscenza dei problemi e delle opportunità della nostra regione.
Ragioni tutte per cui è il candidato con più concrete possibilità di essere eletto fra i veneti (Laura Puppato sindaco di Montebelluna, Gabriele Frigato segretario provinciale di Rovigo, Saba Aluisio sindacalista di Venezia, Silvio Gandini sindaco di Legnago di Verona).

La seconda valutazione espressa dall’Assemblea Provinciale è stata riconoscere al capolista,
on. Luigi Berliguer,
anche se scelto dal partito nazionale, il rispetto che merita per avere messo a disposizione ed al servizio del Partito Democratico la sua persona , il suo lungo percorso e la sua indiscutibile statura morale e politica.
Vi ringrazio per tutto il lavoro che avete fatto in questi ultimi mesi e per l’impegno e la disponibilità per ultime importanti settimane di campagna elettorale.

Con un sorriso

Rosanna Filippin
Segretario Provinciale P.D.

8 commenti:

Samuele ha detto...

Carissimi, leggete i 10 motivi redatti da Elena Donazzan , che condivido in pieno, per cui il 6/7 giugno darò la mia preferenza al PDL scrivendo ******

ciao Samuele

Daniele Bagatella ha detto...

Non sono d'accordo con Samuele e in poche righe cercherò di spiegare la mia posizione.

Non voterò pdl perchè è un partito sessista.(vedi dati istat riguardante stipendi e condizioni di lavoro delle donne, per chi volesse chiudere gli occhi sui fatti di cronaca che hanno coinvolto il premier in questi giorni)

Non voterò pdl perchè è un partito classista.(vedi dati riguardanti il preoccupante assottigliamento della classe media e l'aumentare delle differenze sociali oltre che l'atteggiamento del centro destra in Italia nei confronti di scuola e ricerca)

Non voterò pdl perchè è un partito discriminatore.(vedi lodo Alfano che pone il premier, il capo dello stato e i presidenti di camera e senato al di sopra della legge in barba all'articolo 3 della costituzione italiana)

Non voterò pdl perchè favorevole all'introduzione del nucleare (fonte di energia esauribile) di terza generazione (tecnologia che tutti i paesi più industrializzati (U.S.A. e Germania in testa) stanno abbandonando.
Non voterò pdl perchè voterò pd, unico partito in Italia a presentare il suo programma politico per le europee 2009.

I dati di alcuni nostri candidati li potete trovare nei link sottostanti... quello che più mi piacerebbe, è che che vi informaste attivamente su chi votare.

Debora Serracchiani

www.serracchiani.eu

Laura Puppato

http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/78372

Franco Frigo

www.francofrigo.info

Buon 6-7 giugno a tutti, comunque la pensiate.
Daniele Bagatella

Coordinatore di zona della valle del Chiampo

Luca Lazzaroni ha detto...

Elezioni europee 2009

Gentile amica/amico,

mi permetto di scriverti per segnalarti la candidatura di FRANCO FRIGO al Parlamento Europeo nella lista del PD – Circoscrizione Nord Orientale (Emilia Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino- Alto Adige/Südtirol).

ho conosciuto Franco Frigo in occasioni diverse, nel corso degli anni, e sempre ne ho apprezzato la concretezza, l’attaccamento alla sua terra, la sa capacità di affrontare con tenacia vincente problemi e difficoltà.


Sono certo che la sua elezione al Parlamento europeo costituirebbe un reale contributo alla possibilità di portare in Europa l’esperienza delle genti venete, fatta di lavoro e di sensibilità sociale, di formazione professionale e di capacità di innovazione, di imprenditorialità e di attenzione ai temi dello sviluppo sostenibile, di rispetto per i temi della famiglia.


Per questo oggi posso dire che voto FRANCO FRIGO perché conosco le ragioni del suo impegno, la sua esperienza professionale, la sua attività politica nelle Istituzioni venete, e condivido i temi che gli stanno a cuore nella costruzione di una più forte integrazione europea e lo sviluppo di una sua più forte dimensione sociale..


ti chiedo di sostenere anche te la sua candidatura segnalandola ad altre persone (puoi utilizzare la funzione "Inoltra questo messaggio" del tuo programma di posta) che ritieni interessate nelle regioni della circoscrizione nord-orientale.

Cordialmente
Luca Lazzaroni

Coordinatore organizzativo provinciale

Tiziana Agostini ha detto...

Gentile amica,
in questi pochi giorni che ci separano dal voto è indispensabile rilanciare con forza un’idea diversa di futuro, per noi e per le generazioni che verranno, per l’ambiente e lo sviluppo, per la solidarietà e l’accoglienza.
Come donne abbiamo subìto la rozzezza di queste settimane in cui le nostre soggettività sono state ridotte, nella migliore delle ipotesi, a corpi da usare come copertine. Non è facile, ma è sempre più necessario, proprio in queste ore, parlare invece di talenti e di pari opportunità, di passione e di bene comune.
Per le elezioni del parlamento europeo le candidate del PD costituiscono il 40 per cento delle liste, sono donne autorevoli che possono ben rappresentare l’Italia in Europa. Alcune sono parlamentari uscenti, amministratrici apprezzate, altre rappresentano mondi diversi della società e della politica. Questo ovviamente non fa notizia, perché richiede fatica e serietà e non fa spettacolo né cronaca rosa. Ma non importa. Per noi questa è la politica che conta, o quantomeno quella che ci interessa.
Poiché la politica non è solo testimonianza, ma anche rappresentanza, non ci nascondiamo la preoccupazione di veder eletta una delegazione del PD al Parlamento europeo prevalentemente maschile, perché le donne, seppur capaci, in quanto candidate sono meno conosciute e meno sostenute. Per questo la Direzione Nazionale del PD ha deciso di promuovere l'elezione di un numero consistente di donne, invitando ad esprimere almeno una delle preferenze a favore di una candidata. Ti ricordo infatti che le preferenze che si possono esprimere nella scheda marrone per il Parlamento europeo sono tre. L’invito riguarda ovviamente elettori ed elettrici.
Nel ribadirti l’impegno assunto anche dal nostro Coordinamento regionale delle Democratiche per sostenere le donne a tutti i livelli politici ed elettorali, ti saluto cordialmente, fiduciosa nel contributo che stai dando e che con maggior convinzione darai in questi ultimi decisivi giorni

Tiziana Agostini

Responsabile regionale
Per le politiche della differenza di genere ed innovazione

Claudio Rizzato ha detto...

Carissim*,

condivido appieno l'appello al voto trasmesso dalla Segreteria Provinciale che e' coerente con le indicazioni dell'Assemblea Provinciale dell'11 Maggio 2009.

Cari saluti,
Claudio Rizzato

Romano Prodi ha detto...

Care amiche e cari amici,
nel momento in cui ribadisco la mia già provata volontà di rimanere al di fuori della politica del nostro Paese, sento il dovere, come semplice cittadino, di sottolineare l'importanza del voto a cui noi italiani siamo chiamati.

Anzitutto un voto per l'Europa. In questa linea richiamo la necessità di rafforzare il Partito democratico ricordando come esso abbia sempre con convinzione sostenuto le grandi scelte europee quali l'euro e l'allargamento che, come si è dimostrato in questa fase di durissima crisi, sono la principale difesa per l'Europa e l'Italia.

La seconda ragione nasce dall'intensificarsi di numerosi segnali di allarme e di interrogativi da parte di tanti amici ed osservatori stranieri per la caduta di dignità e per la qualità democratica del nostro paese, segnali che ho colto con sofferenza nella mia attività internazionale.

Di fronte a questo il Partito democratico, pur nel suo non facile cammino, è l'unica concreta risposta.

Non è tempo né di astensioni né di sofisticate distinzioni

E' il momento di dimostrare che l'Italia può essere diversa, che ha profonde radici etiche e che è ancora capace di contribuire alla crescita democratica di una nuova Europa.

Con amicizia

Romano Prodi

Bologna 3 giugno 2009

Enrico Peroni ha detto...

Fra meno di un mese andremo a votare per le elezioni Europee. Un voto importante, più di quanto si
pensi. Un voto che molti diserteranno, inconsapevoli
del ruolo decisivo che hanno quando scelgono i parlamentari europei.

L’Unione Europea è vista, infatti, nel nostro paese,
come un’insieme di istituzioni lontane, complesse e
poco trasparenti. In termini generali vi è una gran-
dissima ignoranza su quali siano le tante funzioni e le
innumerevoli decisioni politiche generate nel sistema
comunitario che hanno ricadute nella quotidianità po-
litica di ognuno di noi.
Come in ogni sistema perché queste decisioni sia-
no veramente capaci di incidere nel modo opportu-
no servono due requisiti fondamentali: un sistema di
istituzioni genuinamente democratico e un’opinione
pubblica consapevole di quali partite vengono gioca-
te, di quali scelte vengono intraprese nell’ambito di
queste istituzioni.

Per quel che riguarda il sistema istituzionale il limite
maggiore nell’Unione Europea è quello degli Stati na-
zionali, gelosi di alcune prerogative e per questo prin-
cipali ostacoli alla costruzione di un sistema sempli-
ce ed effettivamente democratico. La mancanza di
semplicità del sistema, comunque, può essere con-
siderata un problema secondario, se riteniamo giusta
l’osservazione di chi ritiene che un sistema politico
istituzionale debba avere i giusti pesi e contrappesi.

E’ invece decisivo il problema del cosiddetto deficit
democratico: sono diverse, infatti, le materie politiche
che sono ancora decise a livello di Consiglio Europeo,
ossia direttamente dai governi degli Stati, in maniera
assolutamente poco trasparente e spesso somma di
interessi particolari piuttosto che vero interesse ge-
nerale.

Il problema maggiore, però, è quello di un’opinione
pubblica che non conosce, non sa quali sono le gran-
di scelte dell’Unione Europea ma soprattutto non
capisce quante piccole scelte decise a Bruxelles in-
vestono la proprio vita. La mancanza di un’opinione
pubblica europea ( se non per piccole elite accultura-
te) è particolarmente grave nel nostro Paese, in cui i
media mai parlano della vita politica del Parlamento
o della Commissione. Si parla di Unione Europea solo
per quanto riguarda la Politica Monetaria e la Politica
Agricola. Su questi temi, d’altronde, l’integrazione è
talmente avanzata che sarebbe impossibile non par-
larne.

Questi due problemi, deficit democratico e mancanza
di un’opinione pubblica consapevole, sono i pre-re-
quisiti per due tragiche conseguenze: il diffondersi di
un antieuropeismo dilagante e l’incapacità di molte
aziende, lobby, gruppi di pressione e singoli cittadini
di farsi valere e di far pesare la propria voce nella
costruzione delle politiche comunitarie e nell’otteni-
mento di fondi comunitari per la costruzione di opere
e progetti nei nostri territori.
Non mi voglio dilungare sull’inconsistenza della pri-
ma conseguenza e sulla gravità per il nostro Veneto,
per l’Italia della seconda. Penso sia nella coscienza
di ognuno di noi riflettere su tutto questo e penso
sia doveroso, proprio per questo, mandare a Bru-
xelles persone che chiedono più Europa, che siano a
conoscenza dei problemi dell’Unione Europea e che
cerchino di coinvolgere il più possibile i cittadini e
le organizzazioni economiche nelle grandi decisioni
comunitarie.

Servono persone orientate all’Europa, competenti
e che comprendono la necessità storica, nell’epoca
della globalizzazione economico-finanziaria, di un
grande continente unito e capace di rispondere alle
grandi sfide odierne con istituzioni forti, pienamente
democratiche, legittimate e partecipate.

ENRICO PERONI

Io Democratico ha detto...

Noi votiamo per

* Luciano Vecchi
** Laura Puppato
*** Debora Serracchiani.

Per saperne di più cliccate su
"Io Democratico"

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