Ps: che cosa scriveva qualche giorno fa il nostro presidente del PD?
Cresce la distanza fra Bossi e la sua gente
di Rosy BindiLa sola novità di Pontida è stata la plastica distanza tra Bossi e il suo popolo. Il malessere espresso nelle elezioni e al referendum si è materializzato nelle grida del popolo leghista e nello striscione che invocava la premiership di Maroni. Il distacco tra i militanti e il fondatore del partito non è ancora contestazione ma l'insofferenza è grande e Bossi, che in un primo momento ha cercato di ignorare le invocazioni alla secessione, è stato poi costretto a rispondere in modo rituale e generico.
Per il resto, l'atteso discorso si è risolto in minacce già consumate (traferimento ministeri e riforma fiscale) o innocue, come quella di non sostenere la leadership di Berlusconi nel 2013. Nel Pdl nessuno crede più che il Cavaliere possa ripresentarsi come premier mentre il vero problema del centrodestra è come arrivare alla scadenza naturale della legislatura. Bossi ha insomma confermato il patto con Berlusconi e la doppia faccia della Lega: quella mostrata a Pontida, con lo spadone di Alberto da Giussano sguainato ma spuntato, e quella esibita a Roma dove si firmano tutte le cattive leggi del governo, a cominciare dalle manovre che in questi tre anni hanno messo in ginocchio famiglie e imprese al Nord come al Sud.
Quanto alla raccolta delle firme per una legge sul trasferimento dei ministeri, qualcuno avverta i leghisti che il loro ministro Calderoli può presentare un ddl su questa materia quando vuole, anche domani mattina. Poi però deve essere capace di farselo approvare dal Consiglio dei ministri e dal Parlamento, con o senza minacce di fare chissà quali sfracelli.
1 commento:
Molto interessante il contenuto di questo post...
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