Il decantato federalismo fiscale è una scatola vuota che attende i decreti attuativi e che nessuno sa bene come mettere in pratica, la gestione della questione siciliana con i 4 mld elargiti a Lombardo ricordano tanto una gestione centralista della spesa pubblica da Prima Repubblica, i trasferimenti agli enti locali sono crollati mettendo in ginocchio i comuni, è stata abolita l'ICI (unica tassa veramente federale). Questa proposta permette di confrontare in maniera chiara le due idee di federalismo esistenti, quella propagandistica della Lega e quella concreta, sostenuta dal PD e da tanti amministratori locali di trattenere da subito il 20% dell'IRPEF nelle casse Comunali. Questo Governo, battezzato in campagna elettorale "Governo del Nord", ha messo in ginocchio i comuni, ingabbiando quelli virtuosi (situati principalmente nel Nord Italia) con il Patto di Stabilità.
Inoltre mentre la Lega non prova nessun imbarazzo a risanare i conti di Catania, Palermo, Roma o a destinare somme a sei zeri per la costruzione dell'inutile (allo Stato, ma utilissimo alla mafia) Ponte sullo Stretto, non trova i soldi per migliorare la disastrosa situazione delle infrastrutture venete (tangenziale Nord di Vicenza, terza corsia della A4 fino a Trieste, TAV nel Nordest). Vogliamo esprimere solidarietà ai sindaci veneti che, nel pieno della crisi, si trovano, con le scarse risorse a loro disposizione, a sopperire al vuoto lasciato dal Governo e a dover aiutare le famiglie in difficoltà. Pensiamo che il momento di giocare a chi la spara più grossa sia passato, e che la Lega dovrebbe prendere atto che in questi mesi il federalismo è stato spesso citato e mai messo in pratica. Se gli amici con il fazzoletto verde sono in grado di dimostrare il contrario portino le cifre che illustrano l'aumento dei trasferimenti agli enti locali, altrimenti risparmino il fiato.
Per questo chiediamo una volta tanto di usare il buon senso e che alla ripresa dei lavori parlamentari si decida, finalmente, di sostenere i sindaci approvando la proposta del 20% dell'IRPEF ai comuni che darebbe loro la possibilità di amministrare dignitosamente la propria città.
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